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Project Work

In questa pagina sono presenti tutti i Project Work.
I soci possono manifestare il proprio interesse in termini di partecipazione al lavoro dei gruppi, oppure in termini di aggiornamento sui prodotti-risultati di tale lavoro.

Project Work 2025-26

Safeguarding – Contrasto e Prevenzione dei Rischi Psicosociali nelle Organizzazioni Sportive

Coordinatore: Pietro Bussotti

Referente: Alberto Crescentini

La recente riforma dello sport (D.Lgs. 36/2021) e le successive direttive del CONI hanno introdotto la figura del Responsabile Safeguarding, con il compito di prevenire abusi, discriminazioni e violenze e di tutelare l’integrità dei giovani atleti e dei soggetti vulnerabili. Nonostante la rilevanza normativa, permane il rischio che questo ruolo resti solo formale, privo di competenze specifiche e di una chiara definizione identitaria. Il progetto intende contribuire a chiarire e rafforzare la funzione del Safeguarder nelle organizzazioni sportive.

Obiettivi del progetto
Individuare le competenze chiave del Safeguarder, analizzare criticità e opportunità nell’adozione di questa figura e definire linee guida operative per una sua implementazione efficace all’interno delle organizzazioni sportive.

 

ESG e Rating: le nuove frontiere del benessere organizzativo complessivo

Coordinatrice: Stella Lazzarini

Referente: Antonia Ballottin

Le organizzazioni sono oggi chiamate a garantire un benessere complessivo che includa governance responsabile, tutela ambientale e sostegno delle risorse umane. Negli ultimi anni l’attenzione al rischio stress lavoro-correlato e al rischio psicosociale si è progressivamente ampliata fino a confluire nel quadro più esteso dell’ESG. Questo percorso riflette un’evoluzione culturale e organizzativa che riconosce la centralità dei fattori sociali nella sostenibilità delle imprese.

Obiettivi del progetto
Definire e validare indicatori specifici per la componente “S” dell’ESG, integrandoli con quelli già utilizzati nella valutazione del rischio stress lavoro-correlato e del rischio psicosociale. L’obiettivo è rafforzare la competenza dello psicologo del lavoro in questo ambito e fornire strumenti affidabili che possano essere riconosciuti anche da enti certificatori e istituti bancari nelle loro valutazioni.

 

Chi sono come psicologo? Un percorso identitario tra formazione, lavoro e visione professionale

Coordinatrice: Daniela Osterini

Referente: Francesco Pace

 

La conclusione del percorso universitario rappresenta per molti giovani psicologi e psicologhe un momento di transizione complesso, caratterizzato da incertezze e frammentazione delle opportunità. In questa fase diventa essenziale sviluppare una solida identità professionale che permetta di orientarsi con maggiore consapevolezza tra aspettative, risorse personali e contesto lavorativo. Il progetto offre uno spazio guidato di riflessione e confronto, in cui i partecipanti possono esplorare il proprio ruolo, riconoscere valori e limiti, condividere difficoltà ed elaborare una visione realistica del proprio futuro professionale.

Obiettivi del progetto
Accompagnare giovani psicologi e psicologhe nei primi anni dopo la laurea nella costruzione e nel consolidamento della propria identità professionale, favorendo consapevolezza di sé, orientamento lavorativo e confronto tra pari, con la produzione di un “manifesto personale” come output finale.

 

Later Life Workplace Index nelle organizzazioni italiane: il contributo della psicologia del lavoro all’age management

Coordinatrice: Michela Vignoli

Referente: Antonia Ballottin

 

L’invecchiamento della forza lavoro rappresenta una delle sfide più rilevanti per le organizzazioni italiane, legata all’aumento dell’aspettativa di vita e all’innalzamento dell’età pensionabile. In questo contesto, il Later Life Workplace Index (LLWI), sviluppato a livello internazionale e già adottato in numerosi paesi, offre uno strumento utile per analizzare le pratiche organizzative dedicate alla gestione dell’età avanzata, dalla progettazione del lavoro fino alla transizione al pensionamento. L’adattamento del LLWI al contesto italiano può rafforzare il contributo della psicologia del lavoro all’age management, fornendo strumenti pratici e casi di riferimento.

Obiettivi del progetto
Tradurre e adattare in italiano il manuale del LLWI, raccogliere e commentare casi aziendali italiani e sviluppare indicazioni operative per gli psicologi del lavoro. Il progetto prevede inoltre la raccolta di dati per la validazione della versione ultra-breve del questionario e la diffusione dei risultati in contesti nazionali e internazionali.

 

Intelligenza Artificiale e professioni

Coordinatori: Gianfranco Cicotto, Sandro Furlan Radivo, Fabio Corona

Referente: Sergio Sangiorgi

L’evoluzione digitale e l’integrazione dell’Intelligenza Artificiale nei contesti lavorativi stanno trasformando profondamente le attività professionali, i profili di competenza richiesti e la percezione soggettiva del cambiamento. Queste trasformazioni sollevano nuove sfide psicologiche e organizzative, ma aprono anche opportunità per sviluppare strumenti di valutazione e accompagnamento capaci di sostenere l’adattabilità individuale e la gestione dei rischi psicosociali.

Obiettivi del progetto
Indagare l’impatto dell’Intelligenza Artificiale nelle organizzazioni, esplorare i modelli psicologici di adattamento e sviluppare strumenti a supporto della prevenzione e della consulenza organizzativa. Il lavoro si articolerà in due percorsi: da un lato, la creazione e il testing di uno strumento psicologico per i medici del lavoro; dall’altro, la proposta di modelli e strumenti orientati all’accompagnamento dei processi di trasformazione tecnologica nelle organizzazioni.

 

Project Work 2024-25

Psicologia del lavoro e intelligenza artificiale: sfide e prospettive nel mondo del lavoro e nella pratica professionale

Coordinatore: Gianfranco Cicotto

Referente: Sergio Sangiorgi

L’intelligenza artificiale (IA) sta portando a cambiamenti significativi nei modelli operativi e organizzativi, offrendo nuove opportunità ma anche introducendo sfide, soprattutto per quanto riguarda il benessere psicologico dei lavoratori e la sicurezza psicologica. Gli psicologi del lavoro si trovano di fronte alla sfida di integrare queste nuove tecnologie nella loro pratica professionale, il che promette benefici ma solleva anche questioni etiche e di gestione dei dati. È importante esplorare attentamente come l’IA possa essere adottata in modo efficace e responsabile, valutando i suoi benefici, le opportunità e le sfide etiche per promuovere un’integrazione vantaggiosa nel campo della psicologia del lavoro e delle organizzazioni.

Obiettivi del progetto

Analisi dell’impatto dell’IA sui lavoratori e sulle organizzazioni, valutazione dell’integrazione dell’IA nella pratica della psicologia del lavoro e presentazione di casi di studio sull’uso dell’IA per migliorare il benessere psicologico e la pratica professionale degli psicologi del lavoro.

Riferimenti di metodologia e strumenti nella gestione dei lavoratori con disabilità psichica

Coordinatori: Franco Amore, Elisabetta Maier

Referente: Francesco Pace

Il tema del recupero delle persone con disabilità, comprese le limitazioni delle funzioni psichiche, sta assumendo un’importanza sempre maggiore nelle organizzazioni produttive. Questo perché, secondo la recente letteratura, richiede un approccio multidisciplinare che coinvolga diverse figure professionali, compresi i medici e gli psicologi del lavoro. Questi ultimi sono particolarmente coinvolti poiché devono valutare il legame tra le funzioni psichiche e i compiti lavorativi, nonché proporre eventuali interventi di sostegno e modifiche organizzative. In questo contesto, emerge l’importanza di un approfondimento metodologico e strumentale del tema, al fine di migliorare la collaborazione tra le varie figure coinvolte e garantire interventi efficaci.

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Obiettivi del progetto

Raccolta in ambito nazionale ed europeo di indicazioni metodologiche e strumentali di rilevanza professionale per gli psicologi. Presentazione di indicazioni di prassi da attuare.

Metodi e strumenti di intervento per la prevenzione dei rischi psicosociali nella gestione HR

Coordinatori: Alberto Crescentini, Claudia Fabris

Referente: Antonia Ballottin

I fattori psicosociali sul lavoro sono cruciali sia in ambito di prevenzione dei rischi, che nella gestione del personale. Oltre alla salute e sicurezza sul lavoro, emerge quindi la necessità di considerare anche la gestione dei cambiamenti, la conciliazione lavoro-vita, la prevenzione delle molestie, gli sviluppi tecnologici e altri aspetti legati alla gestione delle risorse umane. Alla crescente richiesta di interventi di consulenza e formazione su questi temi, non corrisponde un rapido sviluppo di strumenti pratici per supportare i professionisti sul campo, e alcuni strumenti non hanno ancora ricevuto una verifica sperimentale sistematica.

Obiettivi del progetto

Sperimentazione di alcuni strumenti in una grande azienda nazionale e strutturazione di prime linee operative per la gestione integrata delle funzioni di prevenzione HS e gestione HR.

Project Work 2023

PMI e Imprese familiari: quali servizi offerti dagli Psicologi del Lavoro e delle Organizzazioni

Coordinatori Massimiliano Massaro, Salvatore Maria Ilario Fichera

Referente Marco Cristian Vitiello

L’80% del PIL globale deriva da imprese familiari, il 70% delle imprese in tutto il mondo è familiare, e il 65% di tutta la forza lavoro mondiale è impiegata presso aziende a conduzione familiare. Per dimensioni, natura e valori, questa tipologia di imprese rispetto a quelle più “tradizionali”, hanno bisogno di modelli e approcci diversi per la gestione delle loro domande di consulenza e la messa in atto di progetti di intervento.

Obiettivo del progetto

Conoscere le modalità di intervento degli Psicologi del lavoro (interni ed esterni a SIPLO) con PMI e imprese familiari.

Career coaching in azienda. Applicazioni attuali e sviluppi futuri

Coordinatrice Claudia Campisi

Referente Sergio Sangiorgi

Gli HR, spesso, riconoscono la necessità di completare la loro formazione con percorsi di coaching per affinare o sviluppare competenze soft per una gestione più efficace di alcune tematiche sensibili interne all’organizzazione, non ultima la comunicazione. Non si tratta, pertanto, di una semplice tendenza del momento ma di una trasformazione professionale parte di un processo più grande che interessa complessivamente il mercato del lavoro.

Obiettivo del progetto

Aprire un filone di ricerca che fornisca un focus negli anni sul tema del career coaching.

Lo psicologo nelle procedure concorsuali pubbliche

Coordinamento organizzativo, metodologico e operativo del presente project work SIPLO e gestione delle attività in modalità a distanza a cura del componente del Direttivo Andrea Del Carlo

Referente Andrea Del Carlo

Le procedure concorsuali pubbliche rivestono sempre più importanza per lo sviluppo strategico degli Enti pubblici. Le recenti linee guida ministeriali mirano a sviluppare le prassi di selezione puntando maggiormente alla valorizzazione delle soft skill e all’introduzione di tecniche di selezione tipiche del patrimonio di competenza dello psicologo del lavoro.

Obiettivo del progetto

Pervenire ad una proposta di procedura di intervento che coniughi le esigenze di tipo normativo con le tecnicality proprie della nostra professione, al fine di perfezionare un elaborato che possa essere presentato agli stakeholder tipici di una P.A. allo scopo di inserirci con maggiore efficacia in questo mercato.

Rischi psicosociali e sostenibilità: strumenti per la promozione del benessere, della parità di genere
e dell’inclusione nelle organizzazioni

Coordinatori Elena Padovan, Elena Bertoni

Referente Antonia Ballottin

Il project work prosegue il lavoro che lo scorso anno ha prodotto uno strumento di autoanalisi per le organizzazioni che desiderano fare il punto della gestione dei rischi psicosociali. La matrice porta l’attenzione su una serie di aspetti della strategia aziendale che possono essere gestiti nell’ottica della prevenzione dei rischi psicosociali.

Obiettivi del progetto

Sperimentare e affinare lo strumento di “Autovalutazione della gestione dei rischi psicosociali” grazie al contributo dei colleghi che lo utilizzeranno presso le organizzazioni in cui operano al fine di sviluppare proposte di intervento per la prevenzione dei rischi psicosociali, anche nell’ottica della sostenibilità e della D&I.

Interventi e valutazione di violenze e aggressioni in ambito lavorativo

Coordinatori Alberto Crescentini, Paolo Fusari, Franco Amore

Referente Antonia Ballottin

L’aumento del fenomeno relativo a violenze e molestie (aggressioni) nei contesti lavorativi, l’aggiornamento normativo, pongono sempre più al centro dell’attenzione questo tema, nei mezzi di informazione e per quanti si occupano a vario titolo delle persone in ambito organizzativo. L’attenzione, infatti, è stata riportata anche dagli aggiornamenti recenti delle norme (Legge n. 113 del 2020 e la Legge n. 04 del 2021) che richiamano il ben noto D.Lgs. 81/08 e s.m.i. 

Obiettivi del progetto

  • Richiami alla crescita del fenomeno e breve quadro delle norme attualmente in vigore
  • Approfondimento delle misure di prevenzione
  • Scambio di buone pratiche
  • Sviluppo di strumenti di intervento e rilevazione

Project Work 2022

Cambiamento organizzativo, Rischi psicosociali e ISO

Il lavoro intende approfondire l’impatto dei cambiamenti in corso nelle Organizzazioni sui rischi psicosociali negli ambienti di lavoro (es. stress, mobbing, molestie, violenze…) e individuare strumenti e modalità per prevenirli e gestirli, anche in relazione agli standard ISO (International Organization for Standardization) sull’eliminazione della violenza e delle molestie sul luogo di lavoro.

Obiettivo del progetto

Sviluppare proposte, strumenti e azioni di tutela del Fattore umano nelle organizzazioni, anche nel corso di processi di cambiamento, valorizzando le specifiche competenze degli psicologi del lavoro all’interno di un approccio multidisciplinare al presidio dei rischi psicosociali.

Diversity, Equity e Inclusion

Il tema della “Diversity, Equity e Inclusion” è finalmente prioritario nei mondi organizzativi, grazie alla globalizzazione e ai processi di digitalizzazione. Nell’ultimo anno sono proliferate funzioni di governo dedicate alla D&I nelle organizzazioni, per promuovere buone pratiche e assicurare una nuova convivenza delle diversità etnico-culturali, di orientamento sessuale, religioso, di genere, generazionale e disabilità).

Obiettivo del progetto

Elaborare un report volto a mappare lo stato dell’arte delle buone pratiche e delle strategie attuate nei contesti HR e non, al fine di valorizzare la competenza e la figura professionale dello/a psicologo/a del lavoro e delle organizzazioni come ruolo strategico per progettare, accompagnare e realizzare programmi di DE&I. 

Hybrid Work

L’interesse diffuso verso il tema di una possibile stabilizzazione del remote working non ha trovato convergenze verso forme di job re-design. Sia dal punto di vista delle evidenze scientifiche, sia dal punto di osservazione della pratica professionale si avverte l’esigenza di poter disporre di modelli e strumenti di valutazione di aspetti legati alla salute, alla sicurezza e al benessere dei lavoratori. 

Obiettivo del progetto

L’obiettivo del progetto consiste in una sperimentazione, in partnership con organizzazioni pubbliche o private, di modelli e strumenti d’indagine e monitoraggio di progetti di cambiamento organizzativo legati a forme di lavoro “ibrido”.

Psicologo nella sorveglianza sanitaria e tutela della salute (D. Lgs.81/08 e s.m.i.)

I cambiamenti nelle organizzazioni, sulla spinta delle modifiche tecnologiche e sociali oltreché degli esiti della pandemia, sempre più evidenziano la necessità di tutelare il c.d. “Fattore umano” nei luoghi di lavoro, collettivamente e individualmente, per richiesta normativa e perché è uno dei fattori che aiutano la competitività delle imprese.

Obiettivo del progetto

Promozione di un approccio che, con riguardo alle specifiche competenze degli psicologi del lavoro, in un’ottica di collaborazione multidisciplinare, proponga la collaborazione con il Medico competente e le altre figure della sicurezza nelle attività previste dal D. Lgs.81/08 e s.m.i..

Sviluppare le competenze dello Psicologo del Lavoro

Lo sviluppo professionale dello psicologo del lavoro si attua attraverso diversi ambiti di intervento, dalla capacità di auto-aggiornamento professionale, al confronto con i colleghi, alla partecipazione a training ed esperienze formative, mantenendo il raccordo con la ricerca scientifica, il mondo associativo e cogliendo le opportunità professionali che il proprio network permette di realizzare.

Obiettivo del progetto

A partire dai risultati della survey 2021 svolta da Siplo sul mestiere dello psicologo, approfondendo gli orientamenti scientifici e le indagini di settore sul tema delle competenze richieste allo psicologo che opera nelle organizzazioni pubbliche e private, il progetto vuole identificare possibili aree di sviluppo su cui progettare percorsi di formazione dedicati. L’obiettivo è identificare e organizzare percorsi di formazione rivolti agli psicologi del lavoro in risposta alle esigenze analizzate, anche con accreditamento ECM.

Project Work 2021

Talent Management e Sviluppo di competenze

Coordinatrice M.L. Giancaspro

Questo progetto nasce della volontà di supportare manager e imprenditori nella definizione e nella ricerca di veri e propri indicatori del talento che possano agevolare il riconoscimento delle caratteristiche ricercate nei futuri dipendenti, l’identificazione delle risorse più idonee alle esigenze delle aziende e la pianificazione di strategie di valorizzazione e retention dei talenti.

Obiettivo del progetto

Il progetto si propone di elaborare una raccolta dati che parta dalla definizione del talento, passi attraverso l’identificazione delle competenze chiave nella ricerca del personale, e arrivi alla condivisione di strategie di retentionutili a valorizzare il talento e a trattenerlo in azienda.

Lavoro agile e digitalizzazione

Coordinatore S. Sangiorgi

Negli ultimi anni le tecnologie digitali hanno modificato, in modo anche rilevante, gli strumenti, i processi, i comportamenti, i ruoli e le competenze delle persone.
Si possono individuare moltissimi aspetti che hanno richiesto, e che richiederanno negli anni a venire, processi di apprendimento, strategie di affrontamento e sviluppo di nuove competenze che coinvolgono più livelli di analisi e intervento (individuali, nei gruppi di lavoro, nelle organizzazioni).

Obiettivo del progetto

Elaborare uno studio/ricerca con le parti interessate (pubbliche e private) al fine di individuare le strategie, i cambiamenti nei processi, nei ruoli, nelle competenzee nei comportamenti già intervenuti, prevedibili e desiderabili nei prossimi anni.

Il “mestiere” dello psicologo nelle Organizzazioni

Coordinatori A. Del Carlo, M.C. Vitiello

Progetto Completato

Salute, sicurezza, stress, rischi psico-sociali

Coordinatore A. Crescentini

Progetto Completato